Sia le aziende che i dipendenti hanno degli obblighi. Da una parte le aziende nel fornire beni fisici e immateriali – smartphone, pc, tablet, auto, carte di credito, telepass – devono disciplinarne le regole nel proprio codice etico aziendale o in procedure interne dall’altra, invece, il dipendente deve utilizzare tali benefit con oculatezza e con una media diligenza.
In alcuni casi può scattare il licenziamento per giusta causa, la forma più severa di sanzione disciplinare.
Il datore di lavoro per procedere al licenziamento per giusta causa ma preliminarmente dovrà procedere alla raccolta di elementi che certifichino l’indebito utilizzo del mezzo aziendale per fini propri, il che può avvenire tramite il ricorso a un investigatore privato con la cautela che l’incarico conferito non riguardi la verifica dell’adempimento delle mansioni che costituirebbe violazione dell’art. 4 dello Statuto dei Lavoratori.
L’investigatore privato a cui sarà stato conferito mandato scritto dall’azienda datore di lavoro potrà raccogliere elementi probatori documentali e testimoniali utili a verificare che il dipendente, violi il codice etico e le procedure aziendali.
In conclusione, il lavoratore può incorrere nel licenziamento per giusta causa soltanto laddove la sua condotta ecceda le finalità per le quali il mezzo aziendale (ad esempio se utilizza l’auto per andare in vacanza o a fare delle commissioni) è stato concesso e se i limiti all’uso sono espressamente previsti dal codice aziendale.
L'illecito stradale commesso alla guida dell'auto aziendale può costituire giusta causa di licenziamento. Lo ha stabilito una recentissima sentenza della Cassazione (Sezione Lavoro, n. 9304 del 2021) che legittima il licenziamento in caso di gravi violazioni.
Se la condotta di guida illecita origina un sinistro l’azienda potrà ugualmente procedere al licenziamento del dipendente per giusta causa, così come se il lavoratore dichiara il falso circa un incidente o se cerca di dissimulare il sinistro avvenuto con l’auto di servizio. Laddove si ravvisi una colpa del conducente nell’aver causato il sinistro stradale, il dipendente potrebbe vedersi richiedere dall’azienda anche il risarcimento del danno.
Infine il licenziamento per giusta causa del dipendente per multa con auto aziendale, per il principio di proporzionalità tra i fatti addebitati e le sanzioni irrogabili, può ritenersi ammesso solo quando la violazione consiste in un’infrazione particolarmente grave e pericolosa.
Dogma è specializzata nella corretta acquisizione dei riscontri idonei a documentare il licenziamento per giusta causa, reperendo prove certe di tipo testimoniale e/o documentale, da utilizzare in sede giudiziaria. Nei casi consentiti dalle normative vigenti, le prove testimoniali e documentali sono corredate anche da filmati e fotografie, che certificano gli illeciti subiti.
Autore: Divisione Legale Dogma
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