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Cos'è il Criminal Profiling? Origini e nuovi campi d’applicazione

Si parla di Criminal profiling come strumento utilizzato per mettere a fuoco le caratteristiche personali, socio-culturali, gli schemi di comportamento e lo stile di vita del probabile autore di un determinato crimine

 
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Cos'è il Criminal Profiling? Origini e nuovi campi d’applicazione

Si parla di Criminal profiling come strumento utilizzato per mettere a fuoco le caratteristiche personali, socio-culturali, gli schemi di comportamento e lo stile di vita del probabile autore di un determinato crimine

Cos’è il Criminal Profiling?

Al giorno d’oggi il termine Criminal profiling sembra essere entrato nel linguaggio comune. Ma cos’è il profiling?  Esistono diverse definizioni del termine, si può fare riferimento a quella fornita dallo psicologo David Canter che lo definisce come qualsiasi attività che possa essere utile ad inferire le caratteristiche dell’aggressore e del tipo di reato a partire da ogni informazione disponibile.

Nel famoso libro “Criminal Profiling: Principles and Practice” (Richard N. Kocsis, 2010), il Criminal Profiling è definito come:

"Una tecnica forense che cerca di fornire alle agenzie investigative informazioni specifiche che aiuteranno a focalizzare l’attenzione su individui con tratti di personalità caratteristici anche di altri perpetratori che hanno commesso reati simili."

L’FBI è stata la prima forza di polizia ad utilizzare il profiling verso la fine del 1970 come strumento di supporto al normale lavoro investigativo soprattutto per i casi di crimini particolarmente violenti o crimini seriali.

Si parla di Criminal profiling come strumento di supporto perché viene utilizzato per mettere a fuoco le caratteristiche personali, socio-culturali, gli schemi di comportamento e lo stile di vita del probabile autore di un determinato crimine, al fine di indirizzare le indagini verso una direzione piuttosto che un’altra, ma non si può effettuare un profiling senza un’attenta analisi della scena del crimine.

La ricostruzione della scena del crimine, infatti, è in grado di risponde alle domande “cosa è successo?” e “come è successo?” Cercando di determinare la natura del reato e le sue modalità di consumazione, il profiling, invece, risponde alle domande “perché è successo?” e “chi è l’autore del reato?” ricercando le motivazioni soggiacenti e le caratteristiche personologiche del suo autore.

Nell’immaginario collettivo, anche per via dell’interesse mediatico che negli ultimi anni si è sviluppato attorno a tale strumento, si ha un’idea confusa del profiling che spesso sembra non fondarsi su alcuna base scientifica.

Le origini del Criminal Profiling

Seppure i primi profiling fossero basati esclusivamente sulle intuizioni dei primi profiler, noti sono Canter e Douglas, e sulla loro personale esperienza criminologica, al giorno d’oggi esiste un’ampia letteratura sull’argomento, sono state condotte ricerche ed esistono database che hanno permesso di poter parlare non più di semplici intuizioni ma di ipotesi statisticamente valide. 

Le origini del criminal profiling possono essere rintracciate in diverse discipline e sviluppi storici. La psicologia e la psichiatria forense hanno gettato le basi per la comprensione dei disturbi mentali e dei comportamenti criminali, che costituiscono il fondamento dell'analisi dei criminali seriali.

Successivamente, la criminologia ha contribuito a delineare le varie tipologie di criminali e i loro comportamenti. Figure come Cesare Lombroso hanno cercato di individuare tratti fisici o psicologici distintivi dei criminali. Nel campo delle investigazioni criminali, l'FBI ha svolto un ruolo chiave negli anni '70 con agenti come John E. Douglas e Robert Ressler che hanno sviluppato metodi di analisi dei reati e dei comportamenti degli autori di omicidi seriali, contribuendo all'identificazione di pattern comportamentali comuni.

La ricerca accademica ha successivamente contribuito a sviluppare modelli e metodi più scientifici per la profilazione criminale. Nel frattempo, la pop culture ha diffuso il concetto di "profilazione criminale" attraverso film, serie TV e libri, ma spesso in modo sensazionalistico e inaccurato.

Attualmente, la profilazione criminale è ampiamente utilizzata dalle agenzie investigative in tutto il mondo come uno strumento per cercare di identificare e catturare criminali sconosciuti. Tuttavia, va notato che non si tratta di una scienza esatta, e ci sono opinioni contrastanti sulla sua efficacia. Sono sorti dibattiti riguardo all'accuratezza e all'etica dell'uso dei profili criminali nelle indagini, rendendo la profilazione un campo soggetto a critiche e discussioni tuttora in corso.

Chi è Cosa fa il criminal Profiler?

Il Criminal Profiler è un esperto che aiuta le forze dell'ordine nelle indagini, specialmente nei casi di reati violenti come l’omicidio, la violenza sessuale o l’incendio doloso. Il suo ruolo principale è analizzare i dettagli dei reati, come il modus operandi, la scena del crimine, e le prove raccolte, al fine di identificare pattern comportamentali e caratteristiche dell'autore. Basandosi su questa analisi e su conoscenze psicologiche, il profiler crea un profilo psicologico dell'autore, che può comprendere informazioni sulle sue motivazioni, tratti di personalità e probabili abitudini.

Questi profili possono aiutare le forze dell'ordine a pianificare strategie investigative mirate e a condurre interrogatori più efficaci. In alcuni casi, il profiler può essere chiamato come testimone esperto in tribunale per spiegare il profilo dell'autore e contribuire a chiarire la psicologia dell'accusato.

Molti profiler lavorano anche nell'ambito della formazione e della divulgazione, condividendo le loro conoscenze e competenze attraverso corsi, conferenze e scritti sull'argomento. 

Nonostante sia una professione fondamentale e delicata, il lavoro del criminal Profiler non è regolato da un albo o da un ordine professionale specifico. Attualmente, non esiste un corso di laurea dedicato esclusivamente alla profilazione criminale. Per intraprendere questa carriera, è necessario completare una laurea in giurisprudenza o in psicologia forense, e in seguito perseguire ulteriori studi in criminologia.

Criminal Profiling: nuovi campi d’applicazione

La maggior parte della ricerca oggi si focalizza sull’uso del profiling nei crimini quali omicidio e stupro, ma inizia ad arricchirsi anche la letteratura riguardante il profiling di autori di lettere anonime.

Nella maggior parte dei casi di missive non è ancora stato messo in atto un crimine violento ma, tuttavia, si può considerare la lettera come una fonte di informazioni analoga ad una scena del crimine.

In questo caso il tentativo di individuare l’autore delle missive verrà effettuato analizzando non solamente il contenuto delle lettere ma ci si concentrerà soprattutto su come l’autore si esprime, il linguaggio utilizzato e su come si rivolge al destinatario delle lettere.

È noto l’utilizzo dell’analisi grafica della scrittura del reo come strumento per dedurre informazioni sullo stesso. Al giorno d’oggi però le missive vengono spesso scritte utilizzando il computer il che rende inutile l’utilizzo dell’analisi grafica del testo della lettera.

Quello che è noto è che le motivazioni che solitamente spingono una persona a scrivere lettere anonime sono gelosia, invidia, frustrazione sessuale, sentimenti interiori di inadeguatezza personale che alimentano il desiderio di causare sofferenza.

Dal linguaggio utilizzato dall’autore delle missive si possono trarre informazioni sulle origini geografiche, sull’età, il sesso, l’orientamento religioso, il livello educativo e l’occupazione dello stesso.

La letteratura relativa all’identificazione dell’autore di lettere anonime ha raggiunto risultati interessanti che, tuttavia, devono essere sostenuti da ulteriori studi e ricerche anche nel contesto italiano; questo perché una delle principali difficoltà ad applicare il profiling in Italia è legata al fatto che la maggioranza della ricerca relativa a tale strumento è straniera e per questo non tutti i risultati raggiunti possono essere generalizzati alla realtà italiana.

Uno strumento che è in fase di sperimentazione da parte della Divisione di Psicologia Investigativa di Dogma è il profiling applicato alla business intelligence. Il business profiling viene applicato nella investigative due diligence per profilare gli attori della negoziazione. Il profiling avviene attraverso la raccolta d'informazioni, da fonti aperte, utili a delineare la personalità delle controparti.

In ogni caso un utilizzo prudente del profiling, in grado di sfruttare le potenzialità dello strumento, deve avvenire senza dimenticarsi dei limiti, ma può rappresentare uno strumento utile di supporto alle indagini e all’intelligence.

AUTORE: Dott.ssa Giulia Cappa
Divisione Psicologia Investigativa Dogma  S.p.A.

FONTI:

BASOW S.A., RUBENFELD K., “Troubles Talk”: Effects of Gender and Gender-Typing, 2003.

CANTER D., Offender Profiling, Psychologist Journal, 2 (1), 12-16, 1997.

GULOTTA G., MERZAGORA BATSOS I., L’omicidio e la sua investigazione, Giuffrè editore, 2005.

KOCSIS R., An empirical assessment of content in criminal psychology profiling, International journal of offender therapy and comparative criminology, 47, 37-46, 2003.

PICOZZI M., ZAPPALÀ A., Criminal Profiling, Dall’analisi della scena del delitto al profilo psicologico del criminale, McGraw-Hill, Milano, 2002. 

ROSSI L., ZAPPALÀ A., Elementi di psicologia investigativa, Franco Angeli, Milano, 2005. 

SHARON S. SMITH, M.S., and ROGER W. SHUY, Ph.D Using Language Analysis for Identifying and Assessing Offenders, 2002.

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