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Il Reato di Stalking: come difendersi e dimostrarlo (Analisi, Difese e Azioni)

Quando si può parlare di stalking e come dimostralo? Ne parliamo con la psicologa e psicoterapeuta Denise Isabella, consulente della Divisione di Psicologia Investigativa di Dogma.

 
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Il Reato di Stalking: come difendersi e dimostrarlo (Analisi, Difese e Azioni)

Quando si può parlare di stalking e come dimostralo? Ne parliamo con la psicologa e psicoterapeuta Denise Isabella, consulente della Divisione di Psicologia Investigativa di Dogma.

Intervista con Denise Isabella*, psicologa e psicoterapeuta cognitivo-comportamentale che collabora con l'Agenzia Investigativa Dogma all’interno della Divisione di Psicologia Investigativa presente. Con lei oggi parliamo di Stalking - un fenomeno complesso e sfaccettato con cui la dott.ssa Isabella ha spesso a che fare in quanto psicologa di riferimento e consulente per le vittime di stalking o persecuzione che si rivolgono all’Agenzia.

Cos'è lo stalking e quando possiamo definirlo tale? Significato e definizione

Lo stalking è una forma di comportamento ossessivo e intrusivo che coinvolge il perseguimento costante e indesiderato di una persona (vittima), creando nella stessa una sensazione di disagio e paura. 

Questo fenomeno, purtroppo, è sempre più diffuso e può avere gravi conseguenze sulla salute mentale e fisica delle vittime

Lo stalking può manifestarsi in varie forme, come il contatto diretto, le minacce, l'invio di messaggi ripetuti o il continuo monitoraggio online, e può variare da situazioni più leggere a quelle più gravi, ma tutte condividono un elemento comune: la violazione dei confini personali.

Comprendere i motivi alla base dello stalking è complesso, ma tale fenomeno spesso coinvolge disturbi mentali, problemi di controllo, gelosia patologica o rabbia repressa.

Quando lo Stalking si configura come Reato?

Lo stalking è riconosciuto in Italia come reato dal 2009 ed è perseguibile dalla legge grazie al D.L. del 23 febbraio 2009, n. 11, secondo il quale lo stalker è punito con la reclusione da un anno a sei anni e sei mesi.

Ad oggi, secondo il Codice Penale art. 612 bis, lo Stalker è definito come “chiunque, con condotta reiterata, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura, ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto o di persona al medesimo legata da relazione affettiva ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita”.

Pertanto il reato di stalking o "atti persecutori" racchiude tutti quei comportamenti, continuativi in un lasso di tempo significativo, che vengono agiti nei confronti di una persona e che vanno a minare la libertà e la privacy della medesima, financo la propria sicurezza personale

Consigli per chi è vittima di stalking. Come difendersi?

Le vittime di stalking affrontano una serie di conseguenze negative, che vanno dallo stress psicologico, all'ansia, fino alla depressione. La paura costante e l'incertezza riguardo al comportamento dello stalker possono avere impatti devastanti sulla vita quotidiana, influenzando i rapporti personali, il lavoro e la salute mentale complessiva.

Per chi è vittima di stalking, è fondamentale adottare misure di sicurezza come cambiare le routine quotidiane, evitare di condividere informazioni personali online e informare amici e familiari della situazione. Rendere le Autorità competenti consapevoli del problema è un altro passo cruciale.

Ecco alcuni consigli su come difendersi:

1. Prendete sul serio la situazione: non minimizzate o ignorate il comportamento dello stalker, prendete consapevolezza della gravità della situazione e agite di conseguenza.

2. Parlate con qualcuno di fiducia: condividete la vostra esperienza con amici, familiari o colleghi di lavoro di fiducia. Il supporto sociale può essere fondamentale durante questo periodo difficile e può aiutare a trovare soluzioni.

3. Raccogliete prove: conservate tutte le prove del comportamento persecutorio dello stalker, inclusi messaggi, e-mail, registrazioni audio, fotografie, note o qualsiasi altra forma di contatto indesiderato. Queste prove possono essere utili per sostenere le vostre rivendicazioni e ottenere ordini restrittivi o per perseguire azioni legali contro lo stalker.

4. Chiedete aiuto alle Autorità competenti: contattate immediatamente le Forze dell'Ordine e riferite loro l'accaduto. Presentate tutte le prove disponibili e chiedete un ordine restrittivo o altre misure di protezione, se necessario. 

5. Limitate la vostra esposizione: riducete al minimo le informazioni personali che condividete online e offline. Aggiornate le proprie impostazioni di privacy sui social media e considerate di limitare o bloccare completamente l'accesso dello stalker ai vostri profili online.

6. Cambiate la vostra routine: modificate le abitudini quotidiane e le routine di viaggio, se possibile, per ridurre le opportunità dello stalker di trovarvi o contattarvi.

7. Cercate supporto legale e psicologico: considerate di consultare un Avvocato specializzato in casi di stalking per capire i vostri diritti legali e ottenere assistenza nel prendere le misure necessarie per essere protetti. Inoltre, cercate supporto psicologico per gestire lo stress e le conseguenze emotive dello stalking.

8. Non esitate a chiedere aiuto: ricordate che non siete da soli/e. Parlate con organizzazioni locali che offrono supporto alle vittime di stalking o chiamate linee di assistenza dedicate per ottenere ulteriori consigli: loro vi potranno offrire un supporto importante.

La vostra sicurezza e il vostro benessere sono prioritari. Non bisogna esitare a prendere tutte le misure necessarie per proteggersi da eventuali danni fisici o emotivi causati dallo stalking.

Si può misurare il livello di minaccia da stalking, e quindi prevederlo?

Determinare il livello di minaccia può essere complesso, ma è possibile valutare la gravità del comportamento e il grado di rischio coinvolto. Le minacce dirette, la violazione della privacy e la persistenza nel contattare la vittima sono indicatori di alto rischio. 

Ci sono alcune strategie e considerazioni che possono aiutare a valutare il livello di rischio associato a una situazione di stalking:

1. Valutazione della storia e dei comportamenti passati: esaminare il comportamento passato dello stalker può fornire indicazioni sulla gravità della minaccia. Se lo stalker ha mostrato tendenze violente o ha intensificato il comportamento nel tempo, potrebbe essere indicativo di un rischio maggiore per la vittima.

2. Analisi della gravità delle minacce: le minacce esplicite di danni fisici o violenza devono essere prese molto seriamente e considerate indicatori di un rischio significativo. È importante documentare accuratamente tutte le minacce ricevute.

3. Valutazione della stabilità emotiva dello stalker: lo stato mentale dello stalker può influenzare il grado di minaccia che rappresenta. Se lo stalker mostra segni di disturbi mentali gravi o instabilità emotiva, potrebbe essere considerato un rischio maggiore.

4. Utilizzo di strumenti di valutazione del rischio: alcune organizzazioni e professionisti esperti nel campo della violenza domestica e dello stalking utilizzano strumenti di valutazione del rischio per aiutare a determinare il livello di minaccia. Questi strumenti possono prendere in considerazione una serie di fattori, inclusi il comportamento dello stalker, la storia della relazione e la vulnerabilità della vittima.

5. Consultazione con professionisti esperti: è consigliabile consultare Avvocati specializzati in casi di stalking, operatori di supporto alle vittime di violenza domestica o professionisti della salute mentale per valutare il livello di minaccia e sviluppare strategie di sicurezza adeguate.

Nonostante queste strategie possano essere utili per valutare il rischio associato a una situazione di stalking, è importante ricordare che il comportamento degli stalker può essere imprevedibile e che ogni situazione è unica. La sicurezza della vittima dovrebbe sempre essere la massima priorità, e dovrebbero essere adottate tutte le misure necessarie per proteggere la vittima da eventuali danni.

Come comportarsi in caso di stalking e come evitare di stimolare lo stalker

In caso di stalking, è essenziale mantenere la calma, evitare il contatto diretto con lo stalker e raccogliere quante più prove possibile. Limitare l'accesso alle informazioni personali online e consultare professionisti esperti in sicurezza personale sono azioni cruciali. 

Cosa si può fare oltre a denunciare?

Oltre a denunciare il caso alle Autorità competenti, ci sono altre azioni che si possono intraprendere per proteggersi e affrontare il problema dello stalking. Alcune possibilità sono:

Affrontare lo stalking richiede un approccio combinato di sicurezza personale, supporto emotivo e azioni legali. La consapevolezza e la prontezza nell'affrontare questa minaccia sono fondamentali per proteggere le vittime e mettere fine a questo comportamento dannoso.

Come si fa a dimostrare lo stalking? È utile raccogliere delle prove?

Raccogliere prove è essenziale per dimostrare lo stalking. Registrazioni di chiamate, messaggi, e-mail, fotografie o video possono costituire prove cruciali in Tribunale. La documentazione accurata delle incidenze è fondamentale. È sicuramente utile conservare tutte le comunicazioni e dunque salvare ogni e-mail, messaggio, lettera o altro tipo di comunicazione ricevuta dall’aggressore. 

È importante raccogliere le prove in modo accurato e completo, evitando di alterare o manipolare le informazioni. Le prove raccolte possono essere utilizzate per supportare la propria posizione durante le procedure legali o per ottenere protezione dalle autorità competenti. Se non si è sicuri di come procedere nella raccolta delle prove, è opportuno consultare un avvocato specializzato in casi di stalking per assistenza e orientamento e/o rivolgersi ad un’Agenzia Investigativa competente in materia.

A tale proposito, che tipo di indagini può compiere un'agenzia investigativa per provare lo stalking?

Un’Agenzia Investigativa come Dogma S.p.A. può svolgere un ruolo cruciale nella raccolta di prove. Monitorare l'attività online, intervistare testimoni e svolgere indagini sulle abitudini dello stalker, possono contribuire a costruire un caso solido per le Autorità competenti.

Alcune delle indagini che un'Agenzia Investigativa potrebbe compiere includono:

1. Sorveglianza fisica: un investigatore privato può condurre sorveglianza discreta per monitorare i movimenti dello stalker e registrare il suo comportamento. Questo può includere la registrazione di incontri, seguire lo stalker per documentare i suoi movimenti e raccogliere prove visive del suo comportamento persecutorio.

2. Indagini digitali: un'agenzia investigativa può condurre indagini online per tracciare l'attività dello stalker sui social media, forum online, siti web o altri canali digitali. Questo potrebbe includere la raccolta di prove di messaggi inviati, commenti postati o altre attività online che dimostrano il comportamento persecutorio dello stalker.

3. Analisi forense dei dispositivi digitali: se lo stalking agisce attraverso comunicazioni elettroniche, un investigatore privato può eseguire analisi forensi dei dispositivi digitali, come telefoni cellulari, computer o tablet, per acquisire in modalità forense prove di comunicazioni indesiderate, accesso non autorizzato o altri comportamenti persecutori.

4. Interviste e interrogatori: un investigatore privato, attraverso i cd. colloqui non documentati, può intervistare testimoni, colleghi, amici o familiari che possono avere informazioni rilevanti sul comportamento dello stalker o sulla situazione complessiva. Queste interviste possono rivelare dettagli utili per sostenere il caso della vittima.

6. Coordinazione con le autorità competenti: Un investigatore privato può collaborare con le forze dell'ordine e altri professionisti legali per raccogliere e presentare le prove raccolte durante l'indagine. Questa cooperazione può essere cruciale per garantire che le prove siano utilizzate in modo efficace durante le procedure legali.

 

*Chi è la psicologa Denise Isabella

La dottoressa Isabella ha frequentato il corso di Scienze e Tecniche Psicologiche all’Università degli Studi di Torino, per poi specializzarsi in Psicologia Criminologica Forense (laureata nel 2015). Dal 2018 al 2022 ha frequentato la Scuola di Psicoterapia Cognitivo-comportamentale "CBT Academy” in ambito clinico e forense, ed è regolarmente abilitata alla professione di Psicologa e Psicoterapeuta.

Presso l’Agenzia Dogma fa parte della Divisione di Psicologia Investigativa in quanto psicologa specializzata, e si occupa, tra le altre attività, di profilazione di lettere anonime, elaborazione di profili personologici, supporto e consulenza in casi di stalking.

L'Agenzia investigativa Dogma S.p.A accerta e documenta eventuali attività di stalkingChiama il Numero Verde 800 750 751 per ricevere immediatamente un preventivo ed una consulenza riservata e gratuita, oppure, utilizza il modulo presente sulla pagina per inviarci una richiesta o PRENOTARE UN APPUNTAMENTO.   Puoi anche contattarci via Chat.

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